3M paga 10 miliardi di dollari per l’inquinamento da PFAS.

ST. PAUL, Minnesota – La 3M Company ha raggiunto un accordo definitivo con i fornitori di acqua pubblica (PWS) degli Stati Uniti per affrontare la contaminazione da PFAS nell’acqua potabile, con l’approvazione finale da parte del Tribunale distrettuale degli Stati Uniti di Charleston, Carolina del Sud. L’accordo impegna 3M a versare un valore attuale al lordo delle imposte fino a 10,3 miliardi di dollari in 13 anni, con inizio dei pagamenti nel terzo trimestre del 2024, nell’ipotesi che non siano pendenti ricorsi.

Questo accordo sostiene i sistemi idrici pubblici di tutti gli Stati Uniti nei loro sforzi di bonifica dei PFAS. Il denaro dovrà essere utilizzato per finanziare le tecnologie di trattamento delle acque laddove siano risultate positive ai Pfas, soprannominati “inquinanti perenni”, e per pagare future analisi di controllo.

Il presidente e amministratore delegato di 3M, Mike Roman, ha dichiarato che l’approvazione rappresenta un passo significativo per l’azienda nella riduzione del rischio e dell’incertezza. Ha inoltre sottolineato l’impegno di 3M a cessare la produzione di tutti i PFAS entro la fine del 2025. A seguito della notizia, le azioni di 3M sono aumentate di circa il 3% 3M nel 2000 aveva dichiarato che avrebbe gradualmente eliminato la produzione di due tipi di Pfas: l’acido perfluorottanoico (Pfoa) e l’acido perfluorottansulfonico (Pfos).

Si chiude quindi anche la questione della schiuma antincendio che aveva coinvolto il Pentagono:causa multidistrettuale Aqueous Film Forming Foam (Afff) con sede a Charleston, nella Carolina del Sud. Sostanza presente nella schiuma a film acquoso utilizzata dai vigili del fuoco per spegnere gli incendi.

Si avvia verso la risoluzione anche la questione dei tappi auricolari difettosi, forniti all’esercito statunitense e prodotti da Aearo Technologies, acquisita da 3M nel 2008 e dal luglio 2022 in procedura fallimentare.